I MILLE VOLTI DI DANTE
In occasione dei 700 anni dalla morte del sommo poeta Dante Alighieri, Fonteviva ha promosso l’iniziativa di pubblicare sulle proprie etichette un’opera d’arte realizzata da pittori ed artisti
A breve le potrai collezionare!
Alessandro Trani
Nome opera: L’incontro
Breve descrizione dell’opera: Opera realizzata su tela a tecnica mista (acrilico e matita), dimensioni cm. 50 x 50. Sfondo con paesaggio marino ed alba rosata all’orizzonte. In primo piano i volti di Dante e Beatrice in quasi trasparenza. Rimanda all’incontro di Dante e Beatrice, descritto da Dante nella Divina Commedia XXX Canto del Purgatorio, prima dell’ascesa dal Paradiso Terrestre al Paradiso).
Alessandro Grazi
Nome opera: Dante!
Breve descrizione dell’opera: Si tratta di una rappresentazione di un Dante immaginatore di cose ed energie che gli girano intorno, che brulicano nella sua testa e che lui è riuscito a mettere sulla carta creando il capolavoro. Un DANTE! con il punto esclamativo, sprizzante ed effervescente, classico e moderno. ”Dante!” è una opera in digital painting art., realizzata dipingendo a mano con una tavoletta grafica e un programma che simula pennelli e strumenti della pittura tradizionale. Può essere riprodotta con molte tecniche di stampa e su infiniti tipi di supporti con misure variabili. E’ stata personalizzata con aggiunta di segni e altre tecniche, numerata e firmata rendendo comunque l’opera sempre diversa e originale.
Clara Mallegni
Nome opera: Canto XXVI
Breve descrizione dell’opera: In un luogo in cui la tradizione ci ha abituato a vedere fuoco e fiamme, l’artista ha voluto inserire la presenza dell’acqua nell’Inferno sia come triste fiume dell’oblio e del passaggio sia come immenso lago ghiacciato, perché l’acqua in ogni sua forma rappresenta una potente simbologia, infatti la ritroviamo in Purgatorio come un dolce e sereno rio. L’acqua è vita, portatrice di benessere e può al contempo tutto travolgere e distruggere, ma in questo contesto l’artista vuole presentarla nel suo aspetto sorgivo, come la linfa di quelle Apuane che Dante ebbe occasione di ammirare durante il suo esilio come ospite dei Malaspina; è dunque una “Fonte viva” di salute, di prosperità come è stato per noi fonte inesauribile di cultura e conoscenza il grande Dante Alighieri.
Raquel Della Pina
Nome opera: I love you Bea
Breve descrizione dell’opera: “Dante anno 2021.Dante e Bea. Anzi Bice. Dante e la sua Bice. Una chiara dedica d’amore letta in chiave moderna. Non più versi classici ma il nome della sua lei inciso sulla pelle. Un Big Jim tutto bicipiti ma dal cuore innamorato.
Chiari cenni di italianità si leggono nell’opera come la vespa, la moka o la mitica 500.
All’improvviso davanti ai nostri occhi la bottiglietta senza tempo dell’iconico profumo, Non possiamo fare altro che udire il sussurro della leggendaria Marylin Monroe. E quindi perché non lasciarsi cullare da quelle magiche due gocce di Fonteviva come se fosse un elisir di piacere? Un Pop Dante che attraversa epoche per arrivare sin da noi. Tuffi a colori tra anni ’50,’70,’80. Tuffi e stelle. Stelle per le quali vale sempre la pena di alzare gli occhi e quindi uscimmo a riveder le stelle”.
Stelle che piovono dai versi di Jim Morrison come dediche ”I’m gonna love you till the stars fall from the sky for you and I”
Stelle che scaldano e che ci lasciano sempre una speranza”There is always hope”, e per le quali abbiamo sempre nascosto un desiderio”
Stefano Siani
Nome opera: Aldiqua!
Breve descrizione dell’opera: Da una parte Dante inchioda una ad una le piume al diavolo per farlo diventare un angelo, dall’altra trasforma l ‘angelo in un diavolo con un paio di forbici e poche pennellate. Questo vuole rappresentare il percorso di cambiamento nella Divina Commedia: quanto sia più semplice e veloce trasformasi in un diavolo con un rapido taglio e quanta pazienza ci voglia per inchiodare una ad una quelle piume che ci permettono di diventare un angelo. Ad ogni modo, c’è un percorso interiore che guida Dante e noi in una sorta di equilibrio con la sua frase “E quindi uscimmo a riveder le stelle”, infatti la troppa oscurità ci impedisce di vederle così come la troppa luminosità. Quindi questo equilibrio non sta nell’avere o meno le ali, ma nel semplice pensare di poterle avere.
Alessio Palmieri
Nome opera: Una corsa infernale
Breve descrizione dell’opera: E’ già molto difficile riuscire a restituire ai nostri giorni un’immagine come quella di Dante Alighieri, cercando di tradurre al meglio quel senso di profondo rispetto che ciascuno di noi prova per la sua figura, e non potrebbe essere altrimenti: un’immagine in tutto e per tutto legata alla nostra storia, alla nostra cultura, alla nostra tradizione che indubbiamente possiede tutte le qualità per essere definita “sacra”, a maggior ragione nell’anno delle celebrazioni per il Settencenario della sua morte. Lo è ancor di più se, nel farlo, si perseguono freschezza d’intervento, originalità, coinvolgimento e divertimento: giocare con l’ironia sembra facile, cadere nella banalità altrettanto. Per l’artista ecco dunque Dante come fonte di conoscenza, acqua inevitabilmente come fonte di vita: entrambi ristoro dell’anima in questa “corsa infernale” che è l’esistenza, sfibrante fino all’eccesso soprattutto alla luce degli avvenimenti di questi due stramaledetti anni. Nell’era degli Airpods e dei Kindle Books, l’artista ci restituisce perciò un Dante quasi alla moda, atletico quanto basta: un poeta contemporaneo dalla “mente sana in corpo sano” che, più di tutti, ha ben chiara la semplicità delle cose.
Giovanni Masuno
Nome opera: Dante Alighieri
Breve descrizione dell’opera: Ritratto di Dante, tecnica “realismo spontaneo” un’evoluzione estremizzata nello studio della funzione del colore, una sorta di Pop art portata all’estremo. Materiale acrilico su tela trattato poi con vernice trasparente bicomponente in forno a 60° misure 100x100x3,5 cm
Mafalda Pegollo
Nome opera: Dante e Beatrice
Breve descrizione dell’opera: Dante si scopre innamorato non di una Beatrice terrena, ma di una creatura soprannaturale, un angelo mandatogli da Dio che lui canta ed esalta attribuendole qualità e doti che non sono proprie di una donna reale! È così che nasce la figura della donna angelicata, che ha il potere con la sua essenza e la sua natura di mutare il cuore dell’uomo, di farlo volgere all’amore e a tutti i migliori sentimenti che è capace di provare. L’amore per una donna angelicata diventa per l’uomo qualcosa di spirituale, uno strumento per avvicinarsi al sacro, al sommo bene, a Dio. Dante fa questo salto di qualità molto presto, confermando quanto lui crede e trasformando Beatrice, ai suoi occhi per davvero in un angelo.